Rinosinusite con polipi nasali: medicina personalizzata contro le recidive

Un approccio basato sulle caratteristiche specifiche del paziente e della malattia permette di migliorare l’efficacia della terapia e di limitare il ricorso alla chirurgia nella rinosinusite cronica con poliposi nasale. È quanto sostengono dalle pagine della rivista Acta Otorhinolaryngologica Italica i ricercatori guidati da Matteo Gelardi, Presidente della Accademia italiana di rinologia (Iar), responsabile del centro rinologico del Policlinico universitario di Bari e primo autore della ricerca. «La rinosinusite cronica con polipi nasali è una malattia infiammatoria che colpisce il 4-5% della popolazione e ha un elevato impatto sulla qualità della vita» spiega Carlo Antonio Leone, Presidente SIOeChCF, Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale, ricordando tra i sintomi principali della patologia le difficoltà respiratorie da ostruzione nasale e la perdita della funzione olfato-gustativa. «La diagnosi è semplice ma il trattamento resta una sfida aperta dato il difficile controllo terapeutico e la frequenza delle recidive» aggiungono gli autori, precisando che molti pazienti ricorrono alla chirurgia per alleviare i sintomi pur non essendo questo un intervento risolutivo.

 

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Il centro diagnostico Studi Radiologia Gibilisco dispone dell’unità radiologica Planmeca ProMax® 3D Mid che rispetta i diversi requisiti diagnostici per implantologia, endodonzia, periodonzia, ortodonzia e chirurgia odontoiatrica e maxillo-facciale, ma anche l’analisi temporo-mandibolare (ATM). È altresì uno strumento eccellente per la diagnosi dell’orecchio, del seni paranasali e delle vie aeree per la diagnosi della rinosinusite con polipi nasali, e il follow-up dopo terapia.